Un Gruppo di Robots con Intelligenza Artificiale che Lavorano al PC.

Il mondo del lavoro sta vivendo una radicale trasformazione a causa del progresso tecnologico. In particolare l’Intelligenza Artificiale (AI), che porterà ad una riduzione di 83 milioni di posti lavorativi, ma ne creerà altri 69 milioni, secondo il rapporto del World Economic Forum. Ciò significa che entro il 2027 le competenze richieste cambieranno e le aziende dovranno aggiornare i propri dipendenti.

Ci sarà una maggiore richiesta di esperti di big data, intelligenza artificiale, insegnanti, ingegneri ambientali e educatori.
Le professioni più tradizionali come contabili e bancari saranno in calo. Ci sarà anche una trasformazione globale nell’era del cloud computing, della cyber security e dell’analisi dei dati.

IBM sta già riducendo le assunzioni in campi come contabilità e risorse umane . Questo ha generato timori circa la perdita di posti di lavoro. Ma è importante notare che molti dei lavori che l’AI non può ancora sostituire, come quelli manuali, quelli che richiedono relazioni interpersonali e quelli dove è necessaria una supervisione umana, rimarranno inalterati.


L’Intelligenza Artificiale sta gradualmente sostituendo i lavori da colletti bianchi che sono ripetitivi e non molto complessi. Tuttavia, alcuni temono che anche il mondo creativo ne possa essere colpito, come è stato dimostrato dallo sciopero dei sceneggiatori americani.

Ci sono alcuni lavori che l’IA non è in grado di sostituire, come quelli che richiedono manualità, relazioni e regole.
Tali lavori includono :
– camerieri
– infermieri
– idraulici
– muratori
– insegnanti
– medici.

È inoltre molto importante che le aziende sviluppino politiche e strumenti per l’istruzione, la formazione continua e la riqualificazione dei lavoratori. Ciò è ancora più importante in Italia, poiché ha pochi laureati STEM rispetto al resto del G8 e incontra difficoltà nella trattenuta dei dipendenti. Se l’Italia non vuole perdere questa sfida epocale, è importante che le persone acquisiscano le competenze necessarie entro i prossimi cinque anni.

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